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Malattia del sonno: le sue origini, come riconoscerla e come curarla.
La malattia del sonno, nota anche come tripanosomiasi africana unamana, rientra tra le parassitosi. Causata da un parassita unicellulare il cui nome è Trypanosoma gambiese. Questo parassita, viene solitamente trasmesso all’uomo attraverso la puntura di un insetto chiamato glossina palpalis e meglio conosciuto come mosca tse tse. Scopriamo quali sono i rischi e che sintomi si hanno quando si viene punti.
Malattia del sonno: i sintomi
Quando si viene punti dalla mosta tse tse, il parassita si diffonde nei linfonodi e porta generalmente uno stato febbrile intermittente al quale si sommano diversi sintomi.
Nella prima fase della malattia, oltre alla febbre che va e viene, si possono accusare emicranie e dolori nelle giunzioni e ingrossamento dei linfonodi.
La seconda fase, invece, avviene quando il parassita della mosca tse tse entra nel sistema nervoso centrale. Quando ciò avviene, si iniziano ad avvertire stati confusionali ai quali si aggiunge scarsa concentrazione e una condizione di sonno continuo. Condizione del tutto opposta a quella dell’insonnia.
Evoluzione della malattia
Se nella prima fase la malattia del sonno può essere difficile da identificare, con il passare del tempo inizia a manifestarsi in modo sempre più chiaro. Purtroppo, si tratta di una malattia che per essere curata necessita di un trattamento tempestivo che deve avvenire in due o tre settimane massimo dall’infezione, ovvero prima che il parassita raggiunga il sistema nervoso centrale.
Se si viene curati per tempo le possibilità di guarigione sono piuttosto alte. In caso contrario, anche in seguito ad una cura appropriata, il tasso di mortalità tende ad essere molto elevato. È quindi fondamentale che la malattia venga riconosciuta fin dai primissimi sintomi. È inoltre importante ricordare che esistono almeno tre forme di tripanosomiasi africana.
La prima, nonché più diffusa, detta trypanosoma brucei gambiense è particolarmente presente nell’Africa centrale e occidentale e causa un’infezione cronica.
La seconda, conisciuta come trypanosoma brucei rhodesiense è più presente nell’Africa orientale e meridionale. Rispetto alla prima è molto più rara ma anche più letale in quanto più rapida.
Infine, esiste una terza forma che si trova solo in America latina e che pertanto è conosciuta come tripanosomoasi Americana o malattia di Chagas. Quest’ultima, però, è trasmessa da un insetto diverso e pertanto non è sempre considerata come forma tipica della malattia.
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